I 10 MIGLIORI FILM DEL 2014 secondo CAINA


Dedicato ad Alessio Ricci,
un grande appassionato di weird-movies scomparso troppo presto.


E anche quest’anno facciamo la classifica dei migliori film visti da Caina. Lista assolutamente personale che non comprende le pellicole che già in partenza sapevamo non ci avrebbero incuriosito. E' più che altro un nostro divertissement, e poi perché "in qualche modo bisogna pur passare il tempo".
Bene allora forza e coraggio andiamo a cominciare.



PRIMO POSTO
WOLF OF WALL STREET (Martin Scorsese - Usa 2013)


What The Fuck!!! Great Movie!!! Guardate bene la locandina, rappresenta perfettamente questo delirio cinematografico, uno dei film più divertenti mai visti in vita nostra.
Una regia adrenalinica senza un attimo di tregua e un montaggio che è un capolavoro. Una storia cosi' "vera" (è tratto da una autobiografia) da sembrare assurda: piena zeppa di sesso, droga, rock'n'roll ... quando poi arrivano anche i nostri amati nani scatta l'applauso!
E che attore! Si perchè questo film è una delle prove attoriali più incredibili mai regalateci: valgano le scene della telefonata in ufficio a raccattar clienti e l'allucinato ritorno a casa in auto con Leo strafatto di Qualuude.
Un film perfetto, nel quale il cinema mainstream dei grandi maestri incontra il weird più puro delle nuove generazioni: un'esperienza visiva equivalente a stare per tre ore su delle spericolatissime montagne russe. E non vorresti scendere mai piu!


SECONDO POSTO
MAPS TO THE STARS (David Cronenberg - Canada Usa 2014)


L'allucinante mondo hollywoodiano dissezionato minuziosamente da un maestro del cinema, come farebbe un chirurgo, fino a scovarne le più maligne malformazioni. Cronenberg, descrivendo una Hollywood psicopatologica, torna su livelli altissimi, e sebbene nella forma paia essere anni luce distante dai suoi primi film, nella sostanza picchia duro anche più di prima.
Un film che è una commedia nera divertentissima (si ride di gusto), ma che senza accorgertene ti conduce dritto nell'incubo, tramite una narrazione affascinante e sognante.
Su tutto aleggia una atmosfera di "fine della festa", una sensazione raggelante alla quale i protagonisti paiono non volersi arrendere, fino a quando un "angelo vendicatore" dai guanti neri non porrà la parola fine, in nome di una parola: Libertà. E il film diviene poesia purissima.


TERZO POSTO
MISS VIOLENCE (Alexandros Avranas - Grecia 2013)


Una glaciale sequenza iniziale: un suicidio, apparentemente immotivato, all'interno di una classica famiglia borghese della Grecia di oggi, appena devastata dalla crisi finanziaria. Una nazione messa in ginocchio che vive come in una allucinata dimensione post-bellica, pagando prezzi altissimi in termini economici e morali. Solo avendo in testa questo contesto è possibile comprendere la potenza del film in questione.
Che sebbene paia scoperchiare gli orrori di un singolo nucleo familiare, estende invece la sua terribile analisi all'intera nazione. Perchè i motivi che stanno dietro agli orrori, mostrati con raggelante splendore formale, sono essenzialmente economici: un padre che sfrutta il capitale umano a sua disposizione per mantenere lo status sociale familiare. Il film più disturbante dell'anno: Gruppo di Famiglia in un Inferno.


QUARTO POSTO
PASOLINI (Abel Ferrara - BEL FRA ITA 2014)


Ok, prendiamo atto che davvero non e’ piaciuto a nessuno, ma a noi l'idea della Stazione Termini trasformata nella squallida 42esima strada di New York (poster di Lou Reed ovunque) ci ha gasato.
Elegante, intenso, sorprendente, Abel Ferrara ci regala un film inclassificabile. 
Nè biografia nè fiction, il film è uno sperimentale mix biografico-letterario, come poteva essere solo Il Pasto Nudo di Cronenberg. Vedere per credere la spudorata trasposizione filmica del complicatissimo Petrolio, il libro postumo del Poeta, un vero e proprio testamento spirituale.
E il trash? Ci stà, ci stà. Ma è totally Pasolini style. Su tutto la delirante scena dell'orgia tra froci e lesbiche ("Cazzo Cazzo Vaffanculo!!! Figa Figa Vaffanculo!!!").
E poi il finale, che sebbene prenda chiaramente posizione verso una possibile "verità" dei fatti, in realtà rende questa ultima ininfluente alla Storia. Il fatto certo è che Pier Paolo Pasolini è stato ucciso, il dramma si è compiuto. E l'assenza delle sue acute "visioni" è stata devastante per il nostro moribondo paese.


QUINTO POSTO
FRANK (Lenny Abrahamson - UK IRLANDA 2014)


Uno dei film più eccentrici della stagione. La storia di una band sperimentale, felicemente sconosciuta a tutti, e capitanata da uno strambo ma geniale musicista sociopatico, perennemente celato da una enorme e inquietante maschera, tutta cartapesta con enormi occhioni blu (ispirata al folle Frank Sidebottom, bizzarro performer inglese, alter ego del comico Christopher Sievey).
Il loro delicato equilibrio, tra genio e follia, verrà sconvolto da un roscio hipsterello "very social" con pretese di artista e con la fissa della fama ad ogni costo. Lo sbaglio più grande dei Soronprfbs (questo l’originale nome della band) sarà dargli corda, distruggendo la spontaneità che li teneva uniti.
Un emozionante e disarmante lieto fine tenterà di rimettere a posto le cose, con la band che magicamente compone "live" il suo capolavoro: "I love you all".
Colonna sonora originale eccezionale: CULTO!


SESTO POSTO
THE CONGRESS (Ari Folman - USA 2013)


Non è incluso in nessuna classifica da noi consultata questo gioiellino lisergico, che prende spunto dal racconto "The Futurological Congress" di Stanislav Lem. Lo avete snobbato un po tutti, ma non sapete cosa vi siete persi: un delirio psichedelico ultrapop, una sorpresa "allucinante" in tutti i sensi.
Orwelliano nella sua critica visione di un futuro dispotico, in cui si è costretti a drogarsi per rifugiarsi in una realta "virtuale" animata, bella da togliere il fiato: smisurata, surreale e incredibilmente colorata, dove è possibile organizzare un party con Bowie, Shiva, Gesù e Presley! All together walking in the weird side! WOWWWonderful!!!


SETTIMO POSTO
DER SAMURAI (Till Kleinert - Germania 2014)


Una sorpresa. Un horror genere "body count" ma in salsa queer, pieno d'atmosfera e di sangue. I due protagonisti si sfidano durante una lunga notte di paura, ma in fondo la loro è una danza di corteggiamento, fino al bellissimo delirante finale, sulle note degli Ark.
La figura del serial killer, un gran pezzo di biondone sfoggiante un bel vestito femminile, dalle movenze eleganti, e sguainante una katana lunghissima (chiaro simbolo sessuale) ci resterà sempre nel cuore.
Dalla Germania con furore e con ardore!


OTTAVO POSTO
INCOMPRESA (Asia Argento - Italia Francia 2014)


Noi siamo fans di Asia da sempre, è inutile negarlo. Questo film, che è una sua personale e romanzata biografia di famiglia in Polaroid, è commovente, tenero ed emozionante.
Tutte noi, piccole Aria/Asia degli anni ’80, siamo state incazzate e incomprese, con i nostri zainetti Invicta sulle spalle, sole contro il mondo.
Ma soprattutto è un film alla Caina, dove il trash e il sublime s’incontrano in una regia a nostro parere magistrale. Charlotte Gainsbourg recita nel suo ruolo della vita, con l’onore d’interpretare la nostra amata Daria Nicolodi.
Frase Culto: “Entra, ci sono dei cambiamenti”. Forza Asia continua così non ci deludi MAI!


NONO POSTO
BABADOOK (Jennifer Kent – Australia 2014)


Da molti considerato il più bel film horror nel 2014. Per noi nulla di sconvolgente, ma la trama è ben scritta, semplice e diretta e gli attori sono davvero ottimi, in particolare il bambino.
Alla fine è un remake di SCHOCK di Mario Bava (citato espressamente in alcune sequenze), e la protagonista ricalca moltissimo le inarrivabili "isterie" della Nicolodi di quel film. Ma la cosa risulta essere un bell'omaggio e non scopiazzatura. La parte finale tutta onirica e delirante, ambientata nella dimora dei protagonisti, vale da sola il prezzo del biglietto.
Frase cult:
Samuel: "Mamma, ho fame ..."
Amelia: "E allora VAI A MANGIARE LA MERDAAA!!!"


DECIMO POSTO
BELLUSCONE - UNA STORIA SICILIANA (Franco Maresco - Italia 2014)


Subito a caldo, non lo avevamo trattato per niente bene. Forse perchè è un film fuori tempo massimo, o forse perchè è chiaramente una opera minore all'interno di una filmografia fantastica, forse perchè figlio di una dolorosa separazione tra grandi autori. Forse che si, forse che no… ma che ce frega, fatto sta che il protagonista Ciccio Mira entra dirompentemente nel cuore di Caina. 
Perchè Ciccio, con i suoi sguardi silenzioni, le sue allusioni timorose, i suoi modi galanti e le sue risposte (il)logicamente criptiche ma coerenti, rappresenta, forse davvero, l'italiano post-Berlusconi disperatamente attaccato a un simbolo che sta per franare, portandosi dietro tutti. 
E allora, si va bene, W BELLUSCONE ma sopratutto W CICCIO MIRA!!!


OSCAR MIGLIORE ATTORE DELL'ANNO
LEONARDO DI CAPRIO 


Fucking Leo You are the Best in the World! 
L'Oscar te lo da zia Caina, al miglior attore della nostra generazione.


MIGLIOR DOCUMENTARIO
JODOROWSKY'S DUNE (Frank Pavich - USA 2013)


Un tardivo omaggio al più grande film di fantascienza mai irrealizzato! Jodo aveva progettato un film puramente lisergico, mettendo insieme una crew da capogiro! Sarebbe stato sicuramente un CAPOLAVORO!


MIGLIOR SERIE TV
TRUE DETECTIVE - Stagione 1 (Cary Fukunaga - USA 2014)


Per buona parte della serie siamo a livelli altissimi, meglio di molto cinema contemporaneo. Ma un finale sbrigativo ci ha strozzato l'urlo in gola. Anche se la conclusione lascia cosi' tanti misteri da permetterci di giocare a fare i "true detective".
E siamo ancora in cerca del "Re in Giallo" e della misteriosa "Carcosa".


ALTRI FILM DEGNI DI VISIONE
  • IL GIOVANE FAVOLOSO - "A Recanati l'unico divertimento è lo studio, tutto il resto è Noiaaa!"
  • SONG E NAPULE - L'unico film "serio" dei Manetti Bros.
  • SMETTO QUANDO VOGLIO - La migliore commedia dell'anno
  • FRANKEINSTEN'S ARMY - Horror vecchio stampo con zombi nazi futuristi. Uno sballo!
  • HER - Apocalyptic Smartphone Movie


PREMI A CASO

PREMIO "Il tuo vizio è una stanza chiusa e speriamo che mi perdo la chiave"
THE STRANGE COLOR OF YOUR BODY’S TEARS (Hélène Cattet & Bruno Forzani - Belgio Francia Lussemburgo 2013)


Clamoroso!!!!!!!
Maxima summa in salsa postmoderna del cinema thriller italiano dei tempi d'oro. Oltre c'è solo il copia incolla. Da vedere rigorosamente a tarda sera, "quando un giorno finisce e un altro sta per cominciare, piano piano dolcemente come piace a noi" ... again and again …
Bissa con il Premio locandina dell’anno!


PREMIO SUPERMARKET(ING)
NYNPHOMANIAC (Lars von Trier - DAN GERM FRA BEL 2013)


Grande era l'aspettativa per un film pornografico con trama e per di più da "godere" al cinema, roba che non accadeva da decenni. Forte la delusione per esserci trovati di fronte a un dramma erotico neanche tanto spinto e con una narrazione episodica fortemente altalenante, con pochi alti e molti bassi. 
Merita un 10 e lode invece la perfetta campagna di marketing intorno al film, che è riuscita a portare 2 volte in sala lo spettatore e infine accollargli pure le spese per il dvd uncut.
Vale a dire ... "tira più un pelo di fica ..."


PEGGIOR FILM DELL'ANNO
SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO (Jim Jarmusch - USA, Germania, Francia, Gran Bretagna, Cipro 2013)


Inutile, pretestuoso, ridicolo. Una marea di clichè banali e superficiali sparsi qua e là "alla cazzo di cane". Oppure è un film comico e nessuno lo ha capito.
Bella solo la Detroit notturna, ma allora sarebbe bastato un bel documentario su la Effe.

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4 Commenti

Cannibal Kid ha detto…
alcuni mi mancano ancora, ma the wolf e true detective li sottoscrivo in pieno!
der samurai mi incuriosisce...
quanto a solo gli amanti sopravvivono, per me non è uno dei peggiori film dell'anno, però uno dei più noiosi sicuramente :)
Antonella B ha detto…
Frank, Frank, Frank, per me al primo posto. Mi piace, e mi piacerà ancora, non so nemmeno definire bene perchè: Il pezzo di esordio, la conversazione misteriosa con i tedeschi in vacanza, l'odore (probabile/certo) racchiuso dentro a quel testone e la sua famiglia "normale".
Altri mi mancano, li vedremo.
Pasolini NO, per me è un decisivo no. De gustibus.
Degli amanti "vampirla" (cit Cioli) che dire. Tilda è sempre lei, e mi piace a prescindere, lui nsomm, il film lentuccio, menù monotematico e troppo minimalista.

Comunque si assegna al film la Coppa Cioli per la collezione di chitarre radunate.