Trama: Due bizzarri figuri si aggirano in una Roma deserta, dialogando in maniera folle, alla ricerca di forme di vita superstiti. Ogni tanto si fermano per consultare improbabili carte topografiche, ascoltare brani incisi su nastri magnetici, mangiare o litigare. Solo alla fine scopriremo cosa era effettivamente successo (che poi dal titolo ci vuol poco a capirlo).
Secondo noi: Non è la trama ad interessarci in questo caso, ma l'atmosfera, surreale e ironica. Il film è una esperienza, un viaggio mentale, con lo spettatore preso per mano dai protagonisti e trasportato in una capitale magica e fotografata splendidamente. Un bizzarro oggetto filmico, figlio di anni dediti alla sperimentazione linguistica. Per gli amanti del film "L'Imperatore di Roma": il film di Nico D'Alessandria (che era un grande amico di Russo) si ispira chiaramente alla pellicola in questione, ricalcandone pari pari alcune scene.
VOTO: OTTIMO E ABBONDANTE (4 su 5)
Qui un video in cui il regista parla del film: http://www.anac-autori.it/online/?p=1809
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