Secondo noi: Espressionismo forsennato a palla. Dialoghi liricamente assurdi. Scenari post apocalittici periferici. Continui cambi di ritmo, tra lentezze estenuanti e corse forsennate. Inquadrature che sfidano le leggi dell'ottica. E in mezzo una sceneggiatura delirante, che mischia melò, polar, noir, apocalisse e surrealismo. Alcuni dialoghi sono da mandare a memoria: "Quando vedrai due lune gialle tra i miei occhi vorrà dire che sto godendo". Momenti di assoluta ilarità colpiscono lo spettatore che però poi è colto alla sprovvista da altri istanti di poesia assoluta. Davvero difficile esprimere un giudizio davanti a un vero mistero indecifrabile della filmografia anni 80. Ma a Caina i film del genere la fanno letteralmente impazzire.
VOTO: OTTIMO E ABBONDANTE (4 su 5)
Scena cult del film: la corsa forsennata di Alex sulle note di "Modern Love" di David Bowie. Da vedere, rivedere, rivedere ancora e ancora e ancora ...
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