LOVE (Gaspar Noè - Francia 2015)


Premessa: questa recensione è relativa alla visione del film in 2D, e non nell'originario 3D per il quale la pellicola è stata ideata e realizzata. Ci riserviamo di modificare tale scritto, dopo una eventuale visione dell'opera in tre dimensioni.

Trama: Murphy si sveglia nel piccolo appartamento parigino che divide con moglie e figlio. Squilla il telefono, una voce dal passato riapre in lui un turbine incandescente e randomico di ricordi risalenti a parecchi anni prima. Amore, Sesso, Lacrime e Sangue si mescoleranno ininterrottamente per tutta la pellicola, inondando i personaggi, lo schermo e noi spettatori insieme, e facendoci vivere fisicamente il piacere e il dolore di una bellissima storia finita male. Passato e presente si confonderanno continuamente, nel flusso di coscienza di Murphy. Noi adesso cerchiamo di mettere un po le cose in ordine.




LOVE ci racconta della burrascosa relazione sentimentale tra Murphy ed Electra, due ragazzi belli, spensierati e un po’ drogati in una Parigi romantica, artistica e frizzante. I due ragazzi sono come devono essere: si amano alla follia e fanno Sesso Sesso Sesso ma davvero tanto Sesso, come milioni di altri fidanzati della loro età. Un sesso dolce, tenero, spudoratamente normale. Vivono di loro stessi, e si bastano.
Lo SPERMA scorre a fiumi (letteralmente ... in una scena viene schizzato in faccia agli spettatori), suggellando il loro Amore.


Poi però subentra la classica crisi: gelosia, possessività, noia si intrufolano nelle loro menti. E per rimediare cosa c’è di meglio che sperimentare azzardare andare oltre nel Sesso Sesso Sesso e ancora Sesso? Per cui i due pensano bene di coinvolgere nella loro liaison la neo-vicina biondina e tanto carina. Ma “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino” e Murphy si spinge un po’ più in la incontrando da solo la ragazza ... e succede “o’nguacchio”: condom rotto e figlio sulla rampa di arrivo!
Apriti cielo: Electra incazzata nera decide di mollare tutto. Murphy impazzisce di gelosia ma può fare davvero poco per mutare gli eventi.


Il SANGUE scorre, il cuore pulsa, le urla si sprecano, la rabbia esorbita. La riconciliazione tentata diviene impossibile. Electra sparisce senza lasciare traccia, Murphy è invece chiamato ai suoi doveri di padre, in un nuovo rapporto di coppia senza amore. Il film diventa sempre più astratto, malinconico e ovattato, andando di pari passo con l’incedere dell’effetto dell’oppio ingerito dal protagonista, per alleviare le sue pene d'amore, fino a una devastante scena finale:


LACRIME LACRIME LACRIME grondano tra Murphy e il suo piccolo figlio, teneramente abbracciati nella vasca da bagno, nudi, indifesi e disperati. "La vita è davvero una cosa difficile" sentenzia tristemente. Electra? Non si trova, non si sa che fine ha fatto ... o forse si ...  

Secondo noi: Dalla Francia a cazzo dritto!
Cosi si potrebbe definire questo suadente e disperato hard-sentimentale firmato Gaspar Noé. Finalmente un regista che promette ciò che mantiene: sesso esplicito. E come al solito tutti vogliono, pretendono e sperano nello "scandalo" ... e invece Gasparino ci ha fregato, realizzando un'opera piena zeppa di sessualità hardcore ma inserita magicamente in un contesto amoroso e con forti venature melò, con una dolcezza e una intensità non rintracciabile nel cinema porno attuale. Sembra quasi di assistere a un “Tempo delle mele XXX”, quindi per nulla perverso, malato, distorto. Invece è scandalosamente normale.


Nelle quasi due ore di SESSO fortemente esibito non c’è traccia assoluta di volgarità, e sopratutto non è presente la pornografia (con tutto il rispetto per il porno): anzi abbiamo un Sesso pieno di Vita, e di voglia di dare Vita. A differenza del cinema propriamente pornografico, in cui il Sesso è giustamente sterile e fine a se stesso, in LOVE abbiamo invece vagonate di amore, di commozione e tantissimo Sesso fecondo. Si perchè nel cinema di Gaspar Noé dalle scopate nascono i figli ... ma guarda un pò ... non è questa la Vita?

Trouffaut riteneva impossibile tradurre sullo schermo la sessualità; il filosofo Zizek accusa l'attuale cinema pornografico di incapacità drammaturgica. Ebbene, LOVE riesce magicamente a equilibrare le due componenti, come non accadeva da decenni, dagli anni d'oro del cinema hard anni 70.
E poi signori che colonna sonora! A rendere magiche e ipnotiche le lunghe e insistite scene di sesso, andiamo dal sempreverde Erik Satie fino addirittura a Profondo Rosso!? Si si, avete capito bene, proprio la “School At Night” di zio Dario, Gaslini e i Goblin!!!

Ma l'opera è anche un gioco meta-cinematografico e autobiografico che l'autore instaura con se stesso, con la sua vita, con le vite dei suoi vecchi amici di università, pieno di rimandi, citazioni e fissazioni:
  • il figlio di Murphy si chiama Gaspar;
  • l’ex amante di Electra si chiama invece Noé (tra l’altro interpretato dallo stesso regista con tanto di parrucchino posticcio);
  • Electra cita film di Fassbinder (“ la paura mangia l’anima” viene detto a Murphy quando si spaventa davanti alle nudità di un travestito);
  • l’evidente amore per Kubrick evidenziato da molteplici fattori, sia nei dialoghi che nelle scene;
  • il poster di “Salò” e di altri film cult che Noé ama alla follia abbondano sulle pareti di casa;
  • il modellino di un LOVE HOTEL di EnterVoidiana memoria;
  • l’interessante, anche se breve, ritorno all’argomento ayahuasca e alla tesi della DMT come “molecola dell’anima e della vita” (la scena del santone psichedelico).
E potremmo andare avanti per ore, spulciando il film e localizzando in dettaglio ogni citazione e rimando possibile. Divertitevi a scoprirne tanti altri!

Murphy a un certo punto esclama: "Vorrei fare un film con solo Sperma, Sangue e Lacrime." Ebbene, caro Gaspar Noé, adesso lo hai fatto. Ed è un film bellissimo.

Voto: Ottimo e Abbondante (4 su 5)


Trailer:



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