I MIGLIORI FILM, DOCUMENTARI E SERIE TV DEL 2023 secondo CAINA.IT


"E come l'anno scorsooo, sul mare col patti...NO". Anche quest'anno, al posto della Classifica, vi regaliamo una lunga carrellata di film imperdibili divisi per categorie e rigorosamente in ordine alfabetico. Unica eccezione per i primi tre posti: esultiamo e cavalchiamo insieme sulla nuova, travolgente onda del Cinema latino! E ancora una volta abbiamo una "guest star". Ladies & Gentlemen, direttamente dalle poltrone urlanti del Fantafestival, l'illustrissimo Dottor Kurando aka Tony Rocky Bronx . A voi, come sempre

BUONA VISIONE

PRIMO POSTO

Rotting in the Sun (Sebastian Silva - 2023 Mex Usa)


Sebastián Silva vaga disperato per Citta del Messico in preda a deliranti pensieri suicidi. Riluttante, decide di partire per le spiagge di Zicatela, con il libro di Cioran sottobraccio. Incontra Jordan Firstman, un noto e vacuo influencer, voglioso di lavorare con un regista “impegnato”. Tornato a casa ricaricato, Silva è pronto per un nuovo film, ma scompare misteriosamente. Il nuovo amico inizia ad indagare, tra deliranti festini gay porn e una domestica agitata e terrorizzata dal perdere il lavoro. "Rotting in the Sun" è una magnifica odissea nelle contraddizioni: quelle del Messico (dal brutale degrado di Mexico City all'esplosione di vitalità nelle spiagge); quella tra l'arte cinematografica e l’effimera superficialità dei social; quella tra le stesse classi sociali messicane. Ma è soprattutto lo stile registico a lasciare il segno, Silva è un regista marcio e gagliardo: la sua camera a spalla è fluida, vibrante e instancabile. Per Caina il film dell’anno. "Che frocio sei se non conosci Zicatela?".


SECONDO POSTO

El Conde (Pablo Larraìn - 2023 Cile)


El Conde è un film irresistibile, a tratti perfetto. Da qualunque lato lo si guardi (horror gotico o cinema politico) il film funziona che è una meraviglia. E ci si diverte pure: il Pinochet vampiro rincoglionito combinaguai, in balie delle sue pulsioni e redarguito da moglie e dall'amica Maggie, è un personaggio davvero memorabile. Rimangono impresse le scene dei suoi voli notturni, cosi come l’ambientazione della sua ultima magione: una Patagonia fredda e livida, isolata da tutto il mondo, dalla quale il dittatore continua a succhiare il sangue del suo popolo.  


TERZO POSTO

La Piedad (Eduardo Casanova - 2023 Argentina Spagna)


Libertad e suo figlio Mateo vivono di "perfetta solitudine": la madre dominante, il figlio succube. Quando Mateo si ammala, Libertad è divisa tra desideri contrastanti. Una portentosa metafora dell'oppressione (quella familiare, quella politica), dipinta con una stile visivo impeccabile. Casanova fonde la bellezza visiva con l'estremo cinematografico, trasformando il dolore e la sofferenza in "poesia carnosa". Non una scena superflua, ma una coerenza visiva, stilistica, concettuale, implacabile. In più la pazzesca sovrapposizione tra l'inconscio individuale e quello collettivo: la storia familiare che si confronta con la dittatura nordcoreana. Una riflessione dolorosa e profonda sulla libertà, forza potente che attrae e respinge: "è come il sole, se ti avvicini troppo ti brucia, se ti allontani ti gela". Esattamente come l'amore di una madre.


I MAESTRI

Sparta (Ulrich Seidl -  2022 Austria) 


Seidl continua con la sua truce analisi del popolo austriaco. Sparta inizia dove finisce Rimini: in Italia abbiamo lasciato il cantante decadente e decaduto Ritchie Bravo, in Romania troviamo suo fratello Ewald, bravissima persona, gran lavoratore. Ha un solo piccolo problema: ama "troppo" i bambini, istruirli, formarli, giocare e dormire con loro... è un orco sedato. Tirerà su una palestra abusiva chiamata Sparta, rifugio per ragazzini disagiati. Chiaramente è un film che ha scatenato un putiferio: sparito dalla circolazione per accuse di abusi durante le riprese, poi rivelatesi infondate. Un'opera fortemente criticata e ostracizzata. Ma il film usa la tematica dell'orco per parlare d’altro: il neocolonialismo sottile e meschino dei ricchi mitteleuropei nei confronti del resto del mondo. In tal senso è illuminante la scena in cui il padre centenario di Ewald ascolta marcette naziste nel suo ospizio, rimembrando i bei tempi andati.


The Whale (Darren Aronofsky - 2022 Usa)


E intanto Aronofsky non sbaglia un film. Maestro di un cinema che letteralmente esplode in un unico ambiente, abitato da un uomo enorme con un unico desiderio: essere amato. Perdonate, perdonatevi e perdonateci, perché tanto "questa è l’acqua" come Wallace insegna, e mai cristallina. Impariamo a galleggiare, con la speranza, ma non per forza, di elevarci, anche solo metaforicamente, anche solo con il pensiero, con il cuore, come nell’ultimo, devastante frame di The Whale.


IL NUOVO GENERE

Clock (Alexis Jacknow - 2023 Usa)


Ella è una donna in gamba: di famiglia ebrea, di grande carriera, felicemente sposata. Non vuole avere figli e sta benissimo così, anche se tutti fanno di tutto per farla sentire sbagliata. Finisce nelle fauci di uno strano dottore che le propone una cura sperimentale. Inizieranno allucinazioni e comportamenti violenti. Il ritorno alla realtà sarà un incubo ancora peggiore. Film sorprendente sia per le scelte visive che per la tematica affrontata. Uno degli horror più stimolanti dell’anno.


Infinity Pool (Brandon Cronenberg - 2023 Canada)


Una storia fatta di ricchi in vacanza in resort di lusso su lidi sconosciuti, mentre intorno c'è la morte. Oltrepassando i confini del buen retiro, gli usi e costumi autoctoni sono feroci per chi infrange le regole che, ovviamente, il protagonista infrange. La soluzione a tutto, come sempre, sono i soldi, ma il delitto esige un bizzarro castigo. Da qui in poi il delirio... again and again. Brandon, figlio di David, viaggia sulla sua decappottabile a velocità massima, in compagnia di una Mia Goth sempre più extreme!


Megalomaniac (Karim Ouelhaj - 2022 Belgio)


Un viaggio attraverso l'oscura eredità filiale di un serial killer belga: Martha e suo fratello Felix. Il ragazzo abbraccia la brutale eredità paterna, mentre Martha vorrebbe spezzare i legami. Una "famiglia distorta", terreno fertile per la trasmissione del male. Un film che si distingue per  brutale eleganza: immagini scioccanti, estreme, incorniciate in un'estetica immersiva. Un horror durissimo, che esamina da vicino le catene invisibili che legano molte donne ai loro aguzzini, in un mondo dove la lotta per la loro liberazione è tutt'altro che conclusa. E' solo iniziata.


When Evil Lurks (Demiàn Rugna - 2023 Argentina Usa)


Recensione a cura di Tony Rocky Bronx aka Dottor Kurando.

Che visione gagliarda! Ormai sono anziano abbastanza da riconoscere quei miracolosi horror pregni di roba esplosiva da dare in pasto a noialtri stronzi. E qui di roba da trasmettere ce n'è a fiumi, considerando che l'argomento principale è IL MALE e il DIMONIO pandemici! E quando tocchi cose di possessioni, ci si mette tredici secondi a risultare ridicoli come la merda. La situazione parte subito a razzo, come in aereo poco prima del decollo: sembra tutto placido, ma ad un certo punto i motori ruggiscono. L'aereo comincia a tremare e a spigne sulla pista e pochi secondi dopo stai in volo e non ci sono cazzi, da quel momento in poi va tutto in avanti e mai indietro. La prima parte davvero notevole, zio Rugna riesce nell'intento di incollare le chiappe dello spettatore sulla poltrona. La seconda parte è più rarefatta, ma c'è anche una cosa fichissima che porta avanti quel discorso intrapreso da Scream mille anni orsono: le regole da non violare mai sui film horror. Qui c'è un vademecum numerato di quello da fare e non fare quando ti trovi davanti al cazzo di MALE e il protagonista, scientificamente, le viola tutte. L’ ambientazione rurale inarrivabile e gli effetti speciali Old style sono la ciliegina rossa su questa nerissima e spietata Torta de Sangre!


A Wounded Fawn (Travis Stevens - 2022 Usa)


Meredith, gallerista d’arte viene invitata dal collezionista Bruce in una sperduta casa nei boschi. Chiaramente Bruce è un maniaco, e Meredith la sua ennesima vittima. Ma … le cose andranno tutte storte per il povero Bruce. Orbo, schernito da un enorme Gufo, e preda di tre furiose Erinni vendicatrici. Fidatevi di noi,  trattasi di film esplosivo: inquadrature bellissime, colori caldi e liquidi, fuori fuoco stranianti. Puro cinema astratto, quasi surrealista.


OUTSIDER

Barbie (Greta Gerwig - 2023 Usa)


Uno dei film più complessi e misteriosi degli ultimi anni. Apparentemente liberatorio ma sottilmente turbo maschilista. Per alcuni una coloratissima favola, per molti una rivalsa femminista, per altri una banalità hollywoodiana. Il fatto è che "Barbie può esser tutto ciò che desideri ... non c'è limite alla fantasia", come l'ambigua frase di lancio nel lontano 1959. Un enigma dunque di non facile soluzione. Con vari livelli e sottolivelli di lettura, ma non è questo il punto. Il film è fruibile e diverte dall’inizio alla fine. E quando un prodotto (che sia artistico o commerciale) di successo mondiale è declinabile in svariate e discordanti interpretazioni, si è di fronte quasi sempre ad un’opera di genio. Malefico, pericoloso, subdolo, ma pur sempre genio. Qualcuno ha scritto: “L'unico obiettivo veramente ben riuscito è quello di aver donato tutto sto ben di dio culturale a quelle merde della Mattel che ci hanno potuto capitalizzare”. Noi rispondiamo: e non è il massimo della genialità del male?


Inside (Vasilis Katsoupis - 2023 Grecia)  

Un magistrale Willem Dafoe nel ruolo di Nemo, ladro d'arte intrappolato nel lussuoso attico di un collezionista newyorkese. Comincia una lotta per la sopravvivenza in quell’appartamento che funge più per essere mostrato che per essere vissuto. Nel disperato tentativo di fuga, Nemo distrugge tutto, dando inizio ad un vero e proprio atto di trasformazione: le opere d’arte diventano Altro, in un percorso a ritroso dal contemporaneo al rupestre. Dafoe è un Corpus Christi in divenire, che performa sempre più ascetico e magnetico. E' una solitary exhibition per pochi intimi (the artist is present, a sé stesso), con un ipotetico titolo: "Destroy to Recreate". Il filone d'oro del cinema greco è ancora ben lungi dall'esaurirsi e ci regala il film più criptico, affascinante e concettuale dell'anno. Urge approfondimento: nei titoli di coda c'è l'inside art collection per studiare e scoprire insieme le relazioni sottili, nascoste, tra il film e le numerosissime opere presenti.


Manticora 
(Carlos Vermut - 2022 Spagna)



Julián è un designer di videogiochi: per vivere crea letteralmente mostri, con l'aiuto della realtà virtuale. Dopo aver salvato da un incendio il piccolo vicino Cristian, Julian è assalito da terribili e inspiegabili attacchi d’ansia e inizia a riprodurre virtualmente il bambino, in maniera sempre più realistica. La situazione gli sfuggirà di mano. “Penso che sia il mio film con i più alti livelli di disagio” ha affermato il regista. E come dargli torto. Il film è brutale ma al contempo sensibile, sconcertante ma anche sobrio e raffinato. Eppure, nonostante il tema veramente disturbante, il film apre squarci sul futuro: la realtà virtuale come luogo di sfogo e cura degli istinti più biechi. 


ESORDI COL BOTTO

Birth Rebirth (Laura Moss - 2023 Usa)


Rose è una patologa ossessionata da assurdi tentativi di autoinseminazione.  Celie è un'infermiera, madre single della piccola Lia. Quando la bimba ha un gravissimo incidente, Celie (l’amore) e Rose (la scienza) si uniranno in un folle e disperato esperimento. Un' esplorazione sanguinosa e lucida su tematiche fortemente contemporanee: dare la vita, procreare, riprodursi, fino a che punto ci si può spingere? La regista Laura Moss fornisce una prospettiva femminista, citando da un lato il mito di Frankeinstein e dall’altro il feroce splatter di Reanimator. Il film più cronenberghiano dell’anno.


Hai mai avuto paura? (Ambra Principato - 2023 Italia) 


Recanati 1813. Nella tenuta di una nobile famiglia, si aggira una bestia selvaggia che ad ogni plenilunio fa strage di bestiame. A nulla serve l'arguzia guappa e sfrontata dello zingaro Scajaccia, ingaggiato per scacciare la bestia. Le notti nella magione nobiliare sono agitate, inquiete: chi scrive, chi si nasconde, e chi scopre antiche leggende. Come il piccolo Orazio, che si aggira per le stanze della dimora, timoroso e curioso di spiare il fratello maggiore: un adolescente gobbo, lunare, poeta e scrittore, che risponde al nome di Giacomo. Sentite anche voi un certo pessimismo cosmico nell'aria? D'altronde, come non sentirlo quando la fame della bestia non si placa, anzi aumenta. Un crescendo misterico in progressiva costruzione ci porta dritti verso un finale....sconvolgente. Uno dei migliori horror italiani degli ultimi anni. Hai mai avuto paura? Noi si.


Lola (Andrew Legge - 2022 Uk)   

             
Ovvero dell' impossibilità che esista un mondo senza David Bowie. Con la tecnica del found footage ci catapultiamo in quel di Londra, nel 1938, in una storia incredibile. C'era una volta una grande casa abitata da due bizzarre sorelle e una macchina prodigiosa, chiamata Lola, in grado di ricevere segnali radiotelevisivi dal futuro. Quando la portentosa macchina potrebbe cambiare il corso della Seconda Guerra Mondiale, tutti la vogliono: è l'arma perfetta. Le suggestioni ucroniche si sprecano: da Dick a Pynchon. Le trovate registiche e visive sono semplicemente geniali, ma ancor di più il concetto di musica, e di mass media in generale, come linguaggio rappresentativo dell'umano, nel bene e nel male. Il modo in cui tutto questo impianto complesso riesce a non crollare è magistrale, da applauso. 


Tin & Tina (Rubin Stein - 2023 Spagna) 


Spagna, 1981: Lola e Adolfo decidono di adottare Tin e Tina, due dolcissimi gemellini albini di sette anni, da sempre cresciuti in un monastero. I giovin fanciulli, tra sorrisini furbetti e siparietti musicali, si rivelano in realtà dei fanatici religiosi, capaci di azioni deliranti. Vengono riportati in monastero, tra la rabbia e la delusione dei due orfanelli e i rimorsi di Lola. Ma una sola notte destabilizzerà definitivamente l'equilibrio precario della coppia. Film inquietante, un thriller gotico vecchia maniera, che a tratti ricorda il beffardo cinema di Jess Franco. Prendere o lasciare, esattamente come Tin e Tina; noi li prendiamo per cantare e ballare tutti insieme l'irresistibile e scatenatissimo tormentone “Super Disco Chino”: Disco, disco, chino, chino, fino, filipino!


PREMIO SPECIALE

Anatomia di una caduta (Justine Triet - 2023 Francia) 


Una coppia di scrittori pensa bene di trasferirsi in una landa innevata che inesorabilmente li spinge sull'orlo della crisi, fino a quando il marito oltrepassa quell'orlo per schiantarsi al suolo. Omicidio o suicidio? Segue un'indagine che viviseziona al millesimo le dinamiche della coppia. Un clima di rarefatta tensione, una scrittura chirurgica che riesce ad esplorare le pieghe più insidiose e doloranti di un matrimonio e una Sandra Hüller stratosferica, ci fanno assegnare a questo thriller un meritatissimo Premio Speciale! E poi, in confidenza, diciamo la verità, ma chi avrebbe sopportato oltre quella martellante e offensiva musichetta?


DOCUMENTARI

Benson - La Vita è il Nemico (Maurizio Scarcella - 2023 Italia)


L’Abisso e il Caos della vita di Richard Benson, talentuoso chitarrista divenuto una figura cardine della scena musicale romana di fine millennio. Quella stessa vita da lui considerata nemica. Un'opera importante per ristabilire le reali coordinate e i fili di una storia vera “ma piena di bugie”. Il suo genio chitarristico distorto degli anni 70 e 80, il successo televisivo degli anni 90, il culto misterico degli anni 2000. Una sinfonia del caos fatta da una miriade di brandelli video: le sue incredibili apparizioni televisive, le assurde performance live, i dolorosi messaggi degli ultimi anni. Dalla leggenda al crepuscolo, sempre accompagnato da sua moglie Ester, imprescindibile. Un documento necessario, potente e straziante.


Casa Susanna (Sébastien Lifshitz - 2022 Usa)


Il coraggio di un gruppo di travestiti e transgender nell'America degli anni '50. Dal ritrovamento di alcune foto si dipana la storia di Susanna/Tito, Maria, Katherine e Diana. Un viaggio nel passato che celebra la conquista della consapevolezza e riflette sull'identità e sullo scorrere tempo. Immagini che ci trasportano nel cuore di "Casa Susanna": ci sediamo con loro, partecipiamo alle riunioni, assistiamo agli spettacoli. Immagini che catturano non solo l'aspetto esteriore, ma anche l'anima di coloro che hanno reso quella casa un luogo di libertà e autoespressione. 


Tutta la bellezza e il dolore (Laura Poitras - 2022 Usa)


La vita e la carriera di Nan Goldin, fotografa e attivista americana. Un percorso personale e artistico compiuto nella fantastica scena underground tra Boston e Manhattan di inizio anni 80. Sesso e droghe, eccessi, sregolatezze e mostre leggendarie. Ma soprattutto la sua instancabile e impari battaglia: quella contro la famiglia Sackler e la Purdue Pharma, responsabili di una delle piaghe più terribili mai avvenute in America, la dipendenza dai farmaci oppioidi. Un documentario per nulla mortifero bensì fulgido e splendente: di immagini, foto, video, suoni (dai Suicide ad Aznavour). Di vita e di morte. Di lotta e di battaglia. Di vittoria, perchè alla fine Nan Goldin vince, cazzo se vince! “Sai qual’è la differenza tra i ricordi e l’esperienza reale? Il reale ha odore, e spesso puzza”. Miglior film a Venezia 2022. Meritatissimo.


SERIE TV

Copenhagen Cowboy (Nicolas Winding Refn - 2022 Danimarca) 


La giovane e minuta Miou, dai poteri sovrannaturali, si immerge nel sottobosco criminale di una Copenaghen ultramarcia, fino allo scontro finale con Rakel, la sua nemesi maligna. Maiali, di ogni ordine e grado: albanesi, cinesi, russi, soprattutto danesi. Sono grassi maiali malvagi quelli che Miou deve affrontare, lei giovane vergine dallo scintillante e potente “neon demon”. Una spietata vendetta che inizia da un bordello gestito da streghe (Suspiria?) e finisce in una loggia blu straniante e surreale (Twin Peaks?). A dominare tutto e tutti lui, l’ineffabile N.W.R. che ormai fa tutto quello che gli pare e piace: dal cinema estremo alla video arte, dall’omaggio ai Maestri fino ad un cinema che viene direttamente dal futuro. Seminale e sbalorditivo.


The Idol (Sam Levinson - 2023 Usa)


Nascita, morte e resurrezione di una Star. Personaggi squisitamente cinici, dinamiche occulte di manipolazione e persuasione, culi&canzoni. Non è piaciuta a nessuno, non l'ha premiata nessuno: malissimo. Anzi ottimo, hai visto mai che Levinson sia sulla buona strada per diventare un Maestro? Infatti, se Aronosky non sbaglia un film, Levinson non sbaglia una serie, anzi migliora e perfeziona sempre più la sua personale ricerca stilistica. Un magnifico e vertiginoso gioco di regia, suono e fotografia: questo è il cinema sublime e stroboscopico di Sam Levinson. L'ultima puntata della serie è un film pressoché perfetto!


Loch Henry - Black Mirror: Stagione 6 Episodio 2 (Sam Miller - 2023 Uk) 


Siamo in Scozia: Davis e Pia, due studenti di cinema, si recano nel paese natale del ragazzo per realizzare un documentario ambientalista. Cambieranno genere e tematica una volta che Pia verrà a conoscenza di un' oscura storia locale; scopriranno quello che era meglio non svelare. Davis riuscirà ad ottenere il successo che anelava, ma a che prezzo? Acuta disamina sui “true crime”, genere cinematografico che ha ormai cannibalizzato le piattaforme di streaming. Ma la spettacolarizzazione della morte, quale e quanto dolore nasconde? A noi rimarrà per sempre impresso un fotogramma sgranato, carpito accidentalmente da una vhs di famiglia: guardare per credere.


OSCAR
  
Monica Dolan per il ruolo divinamente terrificante di Janet McCardle in Loch Henry.



Richard Benson per Tutto.

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