In quest'anno meschino, la nostra classifica è maschia: svariate versioni di maschi in tutte le salse possibili e immaginabili. Il dannato, il gangster, il poeta, il truffaldino, il maschio in crisi e quello che odia, il boss, il leader, il freak e lo chic, and last but not least il maschio fluido. E quindi cari lettori gustatevi questa bella classifica maschia senza rischio...ma col fischio!
CLASSIFICA FILM
PRIMO POSTO
THE PAINTED BIRD (Václav Marhoul - 2019 CZECH)
"Occhi neri spiritati. Posseduto da un demone o un vampiro. Lo compro!"
Cercasi spettatori / recensori / giornalisti per film estremo, a tratti insostenibile. Genere orrori di guerra, vagamente somigliante al già tostissimo "Va e Vedi", ma possibilmente ancora più oscuro e senza speranza. Presenti digressioni in svariati campi delle perversioni umane: sadismo, pedofilia, zoofilia, e chi più ne ha più ne metta. Gradita attitudine alle storie concernenti violenza e brutalità , sia fisiche che psicologiche. Si richiede massima serietà nell'accompagnare il protagonista appena bambino in un catartico e surreale viaggio all'inferno, senza biglietto di ritorno. Solo se realmente interessati. Astenersi perditempo.
"Non ne me ne va bene mai una. Sono così triste, sono troppo fottuto, troppo fottuto."
"Ieri mi sono preparato da mangiare da solo, e tu fai da mangiare e non mi chiami? E' scortese, cazzo!"
Quattro amici stufi di una vita monotona, piatta e senza mordente, decidono di testare la teoria secondo la quale una presenza continua di basse gradazioni alcoliche nel corpo umano possa procurare grossi benefici fisici e psicologici. Naturalmente il gioco sfuggirà di mano a tutti, con conseguenze più o meno devastanti. Vinterberg realizza un film ambiguo, allegretto con brio e al contempo minacciosa marcia funebre. Se a prima vista l'opera potrebbe sembrare un inno acritico alla cultura alcolica (una celebrazione della vita!?), molti dettagli lasciano intendere esattamente il contrario. Ma è soprattutto il bellissimo finale a lasciare a bocca aperta. Una sorta di moderna Danza della Morte, che un incredibile Mads Mikkelsen porta a compimento, con un tuffo verso un futuro pregno di brutti, bruttissimi presagi. Un film a suo modo scomodo, che costringe lo spettatore a prendere posizione, senza pistolotti morali benserviti. Lucidissimo.
"Ci sono un sacco di figli di puttana inutili là fuori."
ALTRI FILM DEGNI DI NOTA:
GREED (Michael Winterbottom - 2019 UK)
BORAT SEGUITO DI FILM CINEMA (Jason Woliner - 2020 USA)
HONEY BOY (Alma Har'el - 2019 USA)
POSSESSOR (Brandon Cronenberg - 2020 CANADA)
I PREDATORI (Pietro Castellitto - 2020 ITA)
BUTT BOY (Tyler Cornack - 2019 USA)
The Rise and Fall of Walter Mercado, attore, danzatore, astrologo e sensitivo portoricano, che divenne una vera e propria superstar televisiva panamericana, a partire dagli anni 60 fino agli inizi del nuovo millennio. Le sue armi? Scenografie ultrakitsch, mantelli sfarzosi, chincaglierie raggianti, ma soprattutto un assurdo mix tra astrologia e santeria, cristianesimo e buddismo. Il racconto di una leggenda queer, un’icona glamour, simbolo del movimento lgbt sudamericano. Ma soprattutto un bellissimo documentario che trasuda "mucho mucho amor" da tutti i pori.
"Fino a che punto si può arrivare per fare del bene?"
Docu-serie centrata sui fatti e misfatti di Vincenzo Muccioli e della sua creatura San Patrignano: comunità di recupero per tossicodipendenti situata nei pressi di Rimini, Regione Emilia Romagna, Nazione Italia. Un lavorone, dal taglio moderno e avvincente, maniacale nel raccogliere una marea di interviste, immagini di repertorio e testimonianze narrate in prima persona dai diretti interessati.
Ma la grandezza di SanPa sta tutta nella sua collocazione spazio-temporale. Una doccia gelata ci sveglia di colpo da un torpore malaticcio e virulento, alimentato da quarantene, post, selfie, like e di nuovo mini-quarantene, qualche pizza e pochi fichi. Sprofondati su divani e strafatti da prodotti visivi svogliati e mediocri su misura per noi, figli di un nulla. E invece ecco i "figli delle stelle" poi "figli delle stalle": ci danno il pugno allo stomaco del quale sinceramente sentivamo il bisogno, ci raccontano qualcosa che avevamo dimenticato: una brutta storia, una storia sporca, una storia cattiva, una storia sbagliata ... la nostra.
Straordinario esempio di serial doc totally weird. La vera verissima storia di Joseph Allen Maldonado-Passage, meglio noto come Joe Exotic, proclamatosi Tiger King, strampalato ma simpaticissimo personaggio, gestore di uno zoo privato, uno dei tanti che si possono scovare in giro per gli Stati Uniti. La sua assurda sfera privata (maritini giovanissimi, culto delle armi, look leather/glitter) e la sua incredibile immagine pubblica (allevatore e procacciatore di grossi felini a buon mercato) che vanno a braccetto fino alla condanna per tentato omicidio della sua acerrima nemica, tale Carole Baskin, altro personaggio davvero poco raccomandabile. Una descrizione dell'America più eccentrica e assurda, irrealistica ma incredibilmente vera.
"Cosa c’è lì dentro?" ... "Tutto"
“…Sento come un fluidooo…”
Era il 2004 quando Silvio Muccino recitava nel Cartaio di Dario Argento e diceva appunto di sentire come un fluido: lo perculammo all’infinito senza pietà alcuna. Non avevamo capito niente.
"We don't exist!"
Animale strano questa creatura di Guadagnino, che non ne vuole sapere di esser escluso dalle nostre classifiche: come "prezzemolino ogni minestra", in un modo o nell'altro si deve inserire. E va bene Luchino nostro, ti vogliamo bene e lo sai, e allora vediamo di che carne è fatto questo animale. Abbiamo una base Nato in quel di Chioggia, abbiamo loro, gli adolescenti confusi e inquieti, abbiamo una missione di guerra, c'è anche una coppia saffo e addirittura mister Trump. Una atmosfera sospesa osserva questi giovani protagonisti, impegnati in una costante ricerca, a tratti goffa e impacciata, di se stessi, degli altri, di Altro.
La creatura comincia a sedurci seriamente quando sentiamo Anna Oxa, vediamo un poster di Klaus Nomi, parte "Absolute Beginners". Ecco che esplodono cortocircuiti temporali, passato e presente si mescolano, si fluidificano WOW! Ma la vera Bomba è la scena orgiastica dove i millennials americani possono finalmente essere quello che sono: ballano, urlano e pogano a ritmo di "Emilia Paranoica" dei CCCP. Big Bang emozionale BUMMM! Nasce così il nostro dubbio amletico: flop epocale o capolavoro del contemporaneo? Noi non rispondiamo, ai posteri l'ardua sentenza. Fatto sta che Guadagnì, anche questa volta la nostra classifica te la sei meritata!
"Ciao hai mangiato? Si ho mangiato un fiore questa mattina, aveva un pò di spine ma non era niente male"
Mini-serie promozionale, visionabile su circuiti alternativi, fatta da sette piccoli episodi diretti da Gus Van Sant, ambientata a Roma, che vede la partecipazione di Silvia Calderoni e numerose altre guest-star. Piccoli spaccati di vita quotidiana di e da un Altro-Mondo o un Mondo-Altro, uguale seppur diverso dal nostro. Dialoghi e gesti apparentemente nonsense ma che invece ci pilotano e immergono completamente in un mood inclusivo e fluttuante, connesso con tutti e tutto ciò che ci circonda. Geniale.
"Noi Russi cosa amiamo più di tutto guardare per Capodanno? I concerti delle stelle del pop italiano."
SECONDO POSTO
DIAMANTI GREZZI (Benny Safdie, Josh Safdie - 2019 USA)
"Non ne me ne va bene mai una. Sono così triste, sono troppo fottuto, troppo fottuto."
Cammina, telefona, parla, prendi merce, metti in pegno, prendi soldi, piazza scommessa, vinci/perdi, scappa scappa, cammina, telefona, parla, figli, moglie, amante, parenti, cammina, telefona, parla, prendi botte, ricevi soldi ma subito li scommetti, vinci/perdi ... tutto così per due ore filate di film.
Una versione di "Pacco, Doppio Pacco e Contropaccotto" in salsa kosher, nel quartiere ebraico di New York, tra negozi di oggetti preziosi e banchi dei pegni. Una performance memorabile del sottostimato Adam Sandler, impegnato anima e corpo in una vertiginosa e continua vendita allo scoperto di qualunque cosa gli passi tra le mani, piazzando ripetute scommesse perennemente perdute. Una produzione da batticuore capitanata da Martin Scorzese che praticamente ha trovato nei fratelli Safdie i suoi degni eredi. Un film ansiogeno, che inizia con una colonscopia e finisce tra le martellanti note di Gigi D'Agostino: Tu TuRu-TuTu TuTu-TuTu-Tu' Tu Tu-Ru-Rù Tu Tu-Ru-Rù
Cult!
"Nulla di ciò che vedrete è vero." ... "Che possa bruciare all'inferno se mento"
TERZO POSTO
THE GENTLEMAN (Guy Ritchie - 2019 UK USA)
"Nessuna buona azione rimane impunita"
Il grande ritorno di Guy Ritchie al suo genere prediletto: il gangster movie postmoderno. Un'opera divertentissima, senza sosta, senza cali di tono. Un vorticoso giro sulla ruota panoramica della malavita organizzata, anzi organizzatissima, ultratecnologica, al passo coi tempi. La parabola del gangster che vuole diventare un onesto cittadino (che non ci riesce, perennemente ricattato da amici e nemici) ricorda vagamente la storia di Pinocchio che vuole diventare un bambino buono, ma tutto sembra cospirare contro di lui. E allora ecco la chiave del film: ognuno nasce con una predisposizione, un destino da seguire fino in fondo, accogliendone gioie e dolori, nella buona e nella cattiva sorte. In un cast attoriale da capogiro, da segnalare Hugh Grant in versione viscido omosex, che sciorina il suo motto: "Una sega non si nega!"
QUARTO POSTO
THE HATER (Jan Komasa - 2020 POLAND)
"L'arte della Guerra: non c'è manuale migliore per chi lavora nel nostro campo"
Spionaggio informatico, diffamazione a mezzo social, fake news lanciate come bombe. Sono queste le competenze che vanno cercando le agenzie di comunicazione per gestire al meglio i profili social dei propri clienti: politici, capi di stato, imprenditori, uomini d'affari. E' chiaro che i candidati ideali per tali posizioni non possono esser altro che psicopatici narcisisti senza scrupoli. Proprio come il protagonista di questo lucidissimo film: un piccolo leoncino da tastiera che diventa un feroce felino sociale, disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Riguardare questa pellicola dopo gli assurdi e pericolosissimi fatti di Capital Hill la rende ancora più illuminante. Da studiare con attenzione.
QUINTO POSTO
THE TRUE HISTORY OF THE KELLY GANG (Justin Kurzel - 2019 AUSTRALIA)
Lancinante ed infuocata biografia del più famoso delinquente australiano, tuttora venerato e studiato come esempio di ribellione ai soprusi e alle violenze che la "civile" società troppo spesso riserva ai più deboli. Un film dichiaratamente falso ed artefatto, e quindi ancora più vero del vero. Perchè la Storia è fatta di Miti che si autoalimentano, di grossissime bugie che sorreggono/nascondono enormi e scomode verità . E poi signori che messa in scena: colori accesi, travestitismo, sesso promiscuo, musica a tutto volume, un Ned Kelly che ricorda fortemente il Johnny Rotten dei primordi, quello marcio e nichilista, quello No Future. Il furore del punk, dunque. Non a caso gli attori del film durante le riprese hanno fondato una band, esibendosi per pochi dollari nei peggiori localacci australiani. E non a caso tra gli interpreti scoviamo il bel figlioccio di Nick Cave (artista che ha dedicato pagine intere alla storia di Ned Kelly). E quando nel finale la Kelly Gang decide di affrontare il destino in una mise totally drag, non vi rimane che alzarvi in piedi ed applaudire, e poi ballare furiosamente l'inno punk che accompagna i titoli di coda. Emozioni a non finire. Signore e signori, questo è cinema.
SESTO POSTO
DIVINO AMOR (Gabriel Mascaro - 2019 BRASIL)
"Il Vero Amore non crea invidia. Il Vero Amore si condivide.
Succede che in un futuro distopico brasiliano la religione cattolica diventi una dittatura di Stato ultrapop: liturgie eucaristiche dispensate in mega discoteche, strutture Pray&Drive in ogni angolo della strada, il Carnevale soppiantato dalla Festa dell'Amore Supremo.
Succede che la sessualità promiscua, se condivisa tra adepti, non sia più un peccato e che venga anzi sponsorizzata dalla Chiesa.
Succede che dopo aver partecipato a queste "benedette ammucchiate", una adepta dichiarata sterile rimanga miracolosamente incinta.
Succede che questa lieta notizia per lei, crei grosso scompiglio politico / religioso: le orge cristiane vanno bene, le "immacolate concezioni" un pò meno.
Insomma succede che dal Brasile sia uscita questa pellicola davvero sorprendente: arguta, pruriginosa, problematica, dal taglio ultra moderno.
Succede che se non la vedevamo noi di Caina, non ve la segnalava nessuno!
Succede ... andate in pace.
SETTIMO POSTO
NOCTURNE (Zu Quirke - 2020 USA)
"La musica è uno sport violento"
Finalmente un film horror in questa nostra classifica 2020. Un horror misconosciuto, sottostimato, snobbato da molti. Questa lotta all'ultimo sangue tra sorelle gemelle, per ottenere il ruolo di pianista concertista in una importantissima accademia musicale, è davvero una memorabile lezione. Lezione di vita. Portare fino in fondo una passione come quella musicale costa sacrificio, devozione, assoluto annullamento di se stessi; costa giornate intere passate a ripetere infinite volte le stesse note, nel vano tentativo di raggiungere la perfezione mentre intanto fuori gli altri coetanei godono sfrenatamente la propria giovinezza. La protagonista vuole bruciare i tempi, saltare la fila, per mezzo di faustiani patti col Maligno, ma finisce col scontrarsi con la dura realtà : solo una su mille ce la fa! Notevole.
OTTAVO POSTO
TOMMASO (Abel Ferrara - 2019 ITA USA)
Abel Ferrara si è trasferito armi e bagagli a Roma, ormai da anni. Spesso lo si incontra nei baretti all'esquilino, intento a trangugiare uova al tegamino mentre lavora su qualche nuova sceneggiatura. Caso vuole che li vicino abbia preso casa anche il suo vecchio compagno di merende William Defoe. E allora quale migliore occasione per realizzare un filmetto così su due piedi, tra amici, camera a spalla, interni reali, attori di strada, familiari e affini come protagonisti. Il fatto è che se lo facesse uno di noi verrebbe fuori una schifezza. Se lo fa Ferrara viene fuori quasi un capolavoro. Cinema e vita si fondono e si sfondano vicendevolmente e violentemente, in una danza ultra-realistica che sfocia magicamente nel surreale. Un film che parte da Nino D'angelo e finisce in un sanguinoso martirio cristologico.
Un piccola opera d'arte, da parte di un grande maestro, fatta col "cuore in mano". Letteralmente ...
NONO POSTO
DRUK (ANOTHER ROUND) (Thomas Vinterberg - 2020 DENMARK)"Facciamo come Hemingway: beveva tutti i giorni, ma mai dopo le 20 e mai nei fine settimana"
DECIMO POSTO
LE STRADE DEL MALE (Antonio Campos - 2020 USA)
Siamo dei fan della prima ora di Antonio Campos. Opere come Simon Killer e Christine ci hanno profondamente colpiti, per la devastante descrizione dei loro protagonisti. Questo film lo attendevamo da tempo: un salto in avanti del regista, un alzare il tiro verso produzioni più grosse ma ben più rischiose. Non siamo rimasti delusi. Un assurdo e weirdissimo viaggio nell'America rurale degli anni '50, nella quale imperversava un fanatismo religioso che andava assurdamente a braccetto con il crimine più efferato. A farla da padroni sono solo personaggi negativissimi e deviati: preti sessuomani, coppie serial killer, padri assurdamente violenti e figli follemente vendicativi. Un'opera dai tratti cronenberghiani, nera come la pece e vischiosa come la colla. Il Diavolo per tutto il santo giorno, appunto.
GREED (Michael Winterbottom - 2019 UK)
BORAT SEGUITO DI FILM CINEMA (Jason Woliner - 2020 USA)
HONEY BOY (Alma Har'el - 2019 USA)
POSSESSOR (Brandon Cronenberg - 2020 CANADA)
I PREDATORI (Pietro Castellitto - 2020 ITA)
BUTT BOY (Tyler Cornack - 2019 USA)
MARTIN EDEN (Pietro Marcello - 2019 ITA)
DOCUMENTARI
PRIMO POSTO
IN UN FUTURO APRILE (Francesco Costabile, Federico Savonitto - 2020 ITA)
Il cugino di Pasolini, scrittore e poeta anch'esso, ci racconta gli anni friulani del giovane Pier Paolo: il fascino del mondo contadino, il lavoro di insegnante, i primi amori omosessuali, l'impegno politico. Foto e immagini d'epoca si mixano a delicate ricostruzioni, per puntellare i ricordi che sgorgano impetuosi. Un film che ci parla di un Poeta usandone la stessa voce: quella della Poesia. Bellissimo.
SECONDO POSTO
MUCHO MUCO AMOR: LA LEGGENDA DI WALTER MERCADO
(Cristina Costantini, Kareem Tabsch - 2020 USA)
The Rise and Fall of Walter Mercado, attore, danzatore, astrologo e sensitivo portoricano, che divenne una vera e propria superstar televisiva panamericana, a partire dagli anni 60 fino agli inizi del nuovo millennio. Le sue armi? Scenografie ultrakitsch, mantelli sfarzosi, chincaglierie raggianti, ma soprattutto un assurdo mix tra astrologia e santeria, cristianesimo e buddismo. Il racconto di una leggenda queer, un’icona glamour, simbolo del movimento lgbt sudamericano. Ma soprattutto un bellissimo documentario che trasuda "mucho mucho amor" da tutti i pori.
TERZO POSTO
BIKRAM GURU DELLO YOGA PREDATORE SESSUALE (Eva Orner - 2019 USA)L'incredibile storia di Bikram Choudhury, from Calcutta to Los Angeles, fondatore dell'hot yoga e creatore di un vero e proprio impero economico basato sul benessere fisico. Soprattutto il suo, viste le molteplici denunce che si è dovuto beccare a causa di (presunti?) abusi sessuali, attitudine discriminatoria, metodologie violente. Il lato oscuro di un vero guru, anzi di un paraguru!
SERIE TV e DOCU-SERIE
PRIMO POSTO
SANPA: LUCI E TENEBRE DI SAN PATRIGNANO (Gianluca Neri, Cosima Spender - 2020 ITA)
Ma la grandezza di SanPa sta tutta nella sua collocazione spazio-temporale. Una doccia gelata ci sveglia di colpo da un torpore malaticcio e virulento, alimentato da quarantene, post, selfie, like e di nuovo mini-quarantene, qualche pizza e pochi fichi. Sprofondati su divani e strafatti da prodotti visivi svogliati e mediocri su misura per noi, figli di un nulla. E invece ecco i "figli delle stelle" poi "figli delle stalle": ci danno il pugno allo stomaco del quale sinceramente sentivamo il bisogno, ci raccontano qualcosa che avevamo dimenticato: una brutta storia, una storia sporca, una storia cattiva, una storia sbagliata ... la nostra.
SECONDO POSTO
TIGER KING (Rebecca Chaiklin, Eric Goode - 2020 ITA)
"Io non indosso intimo ... io vivo a palle libere"
TERZO POSTO
DEVS (Alex Garland - 2020 USA UK)
"Cosa c’è lì dentro?" ... "Tutto"
Sarà la nostra passione per la sci-fi più problematica, per la fisica quantistica più enigmatica, e per le serie tv che finiscono con "buona la prima", senza seconde e terze stagioni a rompere i coglioni, ma la miniserie in questione ci ha davvero rapiti. Ci ha fatto riaprire i libri di fisica, ci ha fatto discutere notti intere di teorie del multiverso e distribuzioni di probabilità . Un'opera che tenta l'impossibile impresa di applicare l'equazione di Schrödinger ai sentimenti più intimi dell'essere umano. Guardare per credere.
Special: FLUIDO CINEMA IN FLUIDA MENTE
“…Sento come un fluidooo…”
Era il 2004 quando Silvio Muccino recitava nel Cartaio di Dario Argento e diceva appunto di sentire come un fluido: lo perculammo all’infinito senza pietà alcuna. Non avevamo capito niente.
Il fluido c’era, eccome se c’era, solo che si sarebbe manifestato con 16 anni di ritardo, sotto forma di riflusso. Precisamente qui e ora nel 2020 il focus imperante è il pensiero fluido/gender fluid: teorie rivoluzionarie e avanguardistiche, oggi tornate prepotentemente in auge, di abbattimento di barriere fra i generi, fluttuazione di pensieri e di identità . Niente di nuovo sotto in sole di ieri, ma molto cool sotto il sole di oggi. Orsù dunque, se fluido deve essere che fluido sia. Caina si è fluidificata per voi e ha visionato una serie di prodottini very very fluid che rappresentano al meglio questa New Religion. Forza mescoliamoci, contaminiamoci, influenziamoci tutti insieme (ops!).
WE ARE WHO WE ARE (Luca Guadagnino - 2020 ITA USA)
"We don't exist!"
Animale strano questa creatura di Guadagnino, che non ne vuole sapere di esser escluso dalle nostre classifiche: come "prezzemolino ogni minestra", in un modo o nell'altro si deve inserire. E va bene Luchino nostro, ti vogliamo bene e lo sai, e allora vediamo di che carne è fatto questo animale. Abbiamo una base Nato in quel di Chioggia, abbiamo loro, gli adolescenti confusi e inquieti, abbiamo una missione di guerra, c'è anche una coppia saffo e addirittura mister Trump. Una atmosfera sospesa osserva questi giovani protagonisti, impegnati in una costante ricerca, a tratti goffa e impacciata, di se stessi, degli altri, di Altro.
La creatura comincia a sedurci seriamente quando sentiamo Anna Oxa, vediamo un poster di Klaus Nomi, parte "Absolute Beginners". Ecco che esplodono cortocircuiti temporali, passato e presente si mescolano, si fluidificano WOW! Ma la vera Bomba è la scena orgiastica dove i millennials americani possono finalmente essere quello che sono: ballano, urlano e pogano a ritmo di "Emilia Paranoica" dei CCCP. Big Bang emozionale BUMMM! Nasce così il nostro dubbio amletico: flop epocale o capolavoro del contemporaneo? Noi non rispondiamo, ai posteri l'ardua sentenza. Fatto sta che Guadagnì, anche questa volta la nostra classifica te la sei meritata!
OUVERTURE OF SOMETHING THAT NEVER ENDED (Gus Van Sant, Alessandro Michele per GUCCI - 2020 ITA)
Mini-serie promozionale, visionabile su circuiti alternativi, fatta da sette piccoli episodi diretti da Gus Van Sant, ambientata a Roma, che vede la partecipazione di Silvia Calderoni e numerose altre guest-star. Piccoli spaccati di vita quotidiana di e da un Altro-Mondo o un Mondo-Altro, uguale seppur diverso dal nostro. Dialoghi e gesti apparentemente nonsense ma che invece ci pilotano e immergono completamente in un mood inclusivo e fluttuante, connesso con tutti e tutto ciò che ci circonda. Geniale.
GLI ANNI AMARI (Andrea Adriatico - 2019 ITA)
”Mamma ... mamma...mamma ... hai mai gustato il sapore dello sperma?”
“Lotta dura contro natura!" "Lotta anale contro il capitale!” La chiusura perfetta del cerchio di questo speciale, come una golosa ciliegina sulla torta, ce la consegna Andrea Adriatico che filma un'opera coraggiosissima, sopra le righe, oltre l'incoscienza. Finalmente la turbolenta e necessaria biografia di Mario Mieli, storico attivista, performer, intellettuale e scrittore, estremo teorico del pensiero fluido/no-gender. Il tutto accompagnato da una colonna sonora che spazia dai Dik Dik a Raffaella Carrà , dai Banco a Ivan Cattaneo, fino alla drammatica scena del suicidio del Mieli sulle note elettriche e martellanti di Faust'o. Chapeau!
E allora, Qui e Ora, sentite anche voi ... "come un fluidooo" ???
“Lotta dura contro natura!" "Lotta anale contro il capitale!” La chiusura perfetta del cerchio di questo speciale, come una golosa ciliegina sulla torta, ce la consegna Andrea Adriatico che filma un'opera coraggiosissima, sopra le righe, oltre l'incoscienza. Finalmente la turbolenta e necessaria biografia di Mario Mieli, storico attivista, performer, intellettuale e scrittore, estremo teorico del pensiero fluido/no-gender. Il tutto accompagnato da una colonna sonora che spazia dai Dik Dik a Raffaella Carrà , dai Banco a Ivan Cattaneo, fino alla drammatica scena del suicidio del Mieli sulle note elettriche e martellanti di Faust'o. Chapeau!
E allora, Qui e Ora, sentite anche voi ... "come un fluidooo" ???
MIGLIOR ATTORE 2020
NICOLA DI BENEDETTO per GLI ANNI AMARI (Andrea Adriatico - 2019 ITA)
Un esordio davvero col botto! Grazie Nicola per aver prestato il tuo volto e la tua voce a Mieli, un genio sempre troppo poco ricordato. E ora Nicola/Mario corri vai e prenditi tutta la gloria che meriti!
MIGLIOR PROGRAMMA TV
CIAO 2020 (Ivan Urgant - CHANNEL ONE RUSSIA 2020)
E per finire in bellezza ecco a voi la trasmissione dell'Anno: CIAO2020. Capolavoro di detournazione mediatica televisiva assolutamente geniale. Lo show di fine anno di una importantissima tv russa, che ricostruisce minuziosamente e intelligentemente un capodanno televisivo italiano di inizio anni 80. Tutto parlato e cantato in italiano, tecnicamente superbo. È in pratica l'unico capodanno possibile. Un loop temporale che gira perennemente tra le 20 e le 24 del 31 dicembre 1984. Un oggetto multimediale che è contemporaneamente un'utopia, una distopia e un'eterotopia (oddio ... checazzohodetto???).
Da studiare e ristudiare.
"Grazi Grazi Grazi a Tutti ... Bravo Bravo Bravo a Tutti"
"Grazi Grazi Grazi a Tutti ... Bravo Bravo Bravo a Tutti"
0 Commenti